Quella di Norma Cescotti è una lunga storia che attraversa il Novecento. In realtà, sono più vicende legate insieme dal filo della vita che raccontano di famiglia, di guerra, di amicizie e di amori vissuti in prima persona dalla protagonista. Queste, però, non sono storie “ordinarie” come potrebbero narrare molte delle nostre nonne. Oltre ad una fine e minuziosa capacità di memoria, la straordinarietà di questo libro sta, infatti, nelle peripezie stesse che Norma ci racconta. Per prima, troviamo, ad esempio, la drammatica vicenda di sua madre rimasta orfana di entrambi i genitori a soli 8 anni; poi Norma, ancora bambina, che riceve le attenzioni morbose di un ufficiale giudiziario, mentre, anni dopo, è un curioso episodio di lei - eccellente atleta alle competizioni sportive del regime fascista - a farci sorridere. Ma non solo. In tempo di guerra leggiamo anche il racconto del suo legame affettuoso con Alois, un soldato tedesco della Wehrmacht e, più avanti, la circostanza in cui avrà salva la vita durante un misterioso bombardamento in cui moriranno una ventina di persone, fra donne e bambini. Per arrivare poi ad anni più recenti e felici, al dopoguerra, alla famiglia, al suo impegno come insegnante di esperanto e infine alla pandemia, dove neppure qui mancano altre “storie” avvincenti e del tutto singolari. Oltre ad esse, il lettore potrà trovare in tutto il libro perle di saggezza e momenti di commozione grazie a questa donna eccezionale che ha attraversato indenne un intero secolo e che ancora oggi, a novantasei anni, intende vivere il presente da vera protagonista.  

“96 anni di storia. La mia” di Norma Cescotti Covelli e Maurizio Panizza, Curcu Genovese/Athesia, Bolzano, 2022, 224 pagine, 40 fotografie d’epoca, € 20,00