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"Missione compiuta"

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Missione  
compiuta

Sinossi

Il rito del ricordo, gli anni che passano, la campana del tempo che ritorna a suonare: ogni volta un singolo compleanno acquista significato diverso o perde di significato. Fino a quando diventa anniversario, passando talvolta da festeggiamento familiare ad evento collegiale, facendoci, cioè, “pensare” in maniera plurale e collettiva. I ricordi costanti di una data precisa sono appuntamenti con la vita che spesso con il tempo sfuggono via a tal punto da non farci rammentare più nulla nei nostri compleanni, men che meno quegli degli altri. Ci capita più naturale, così, saltare ai 30, ai 40 o ai 50 anni (almeno per coloro che hanno superato questi traguardi) non tanto per il legittimo imbarazzo davanti al trascorrere del tempo, quanto piuttosto per l’esercizio di una memoria all’ingrosso al fine di evitare di essere sempre lì, in bilico, a celebrare il tempo che passa senza mai viverlo appieno. Tendiamo a prenderle sul serio, quelle ricorrenze, solo quando sono rotonde. Questo 2009, ad esempio, segnerà i 40 anni dallo sbarco sulla Luna e i 20 dalla caduta del Muro di Berlino. E naturalmente ognuno di questi anniversari diventa una sorta di compleanno collettivo, che porta ciascuno ad interrogarsi su dove era in quel momento e, magari, sulla piega che successivamente ha preso il mondo; se tutto, insomma, sia cambiato o sia rimasto uguale a prima. Ma nel 2009 cade anche il decimo anniversario della morte di Guido Tovazzi, uomo di azione, uomo di missione, scomparso prematuramente in terra cilena. 

I ricordi, si diceva, così come le idee, i destini e molte altre cose di questa vita, non ricadono mai, esclusivamente, all’interno del principio di proprietà privata. Allo stesso modo gli anniversari: indipendentemente dalla loro importanza e natura, essi appartengono a tutte quelle persone di buona volontà che intendono esercitarli e perpetuarli.

Guido Tovazzi è stato un magnifico esempio di solidarietà globale vissuta in prima persona, in prima linea, scelta mai facile in rapporto ad altre forme di solidarietà più lieve, più nostrana e sedentaria, seppur efficace. Un uomo, insomma, che non ha affrontato i problemi del mondo a parole, ma che ha tentato di cambiarlo andando “sul posto”, sporcandosi le mani e operando con fatti concreti, dimostrando in tal modo che la solidarietà è una “missione possibile”.

Ed è proprio rispondendo affermativamente alla domanda precedente - se il mondo, cioè, sia cambiato o rimasto uguale dopo il suo passaggio - che affidiamo la presente testimonianza alle persone e alle comunità che hanno conosciuto Guido, indicandolo come esempio per tutti coloro che attualmente percorrono, o intraprenderanno in futuro strade analoghe. A distanza di dieci anni dall’improvvisa partenza di Guido Tovazzi e dalla brusca interruzione di tutti i progetti che aveva ancora in mente, ci piace ricordarlo oltre che per ciò che è stato, anche per quello che ancora oggi lui rappresenta, proprio come se fosse ancora vivo qui con noi. Non come un anniversario privato, ma proprio come una ricorrenza collettiva. Questo libro, che ripercorre le tappe del suo impegno in missione, è dunque dedicato a lui e a tutti coloro che silenziosamente operano per il bene del  mondo.

Maurizio Panizza

Biografia

Giornalista dal 1992, ha collaborato per molti anni con numerosi quotidiani mentre in seguito è stato direttore di alcune testate. Avvicinatosi alla storia trentina, negli ultimi tempi si è specializzato nell’indagare fatti e personaggi del passato riportando alla luce vicende sconosciute poi riproposte in Rai (fra cui 13 puntate in Radio Rai nel 2020 e altrettante nel 2021) e anche in teatro nel ruolo di regista.

Alcuni titoli di queste inchieste: "Chiarina che morì due volte" (la storia di un femminicidio del 1929), "Il sogno di Isidoro" (il naufragio del transatlantico "Principessa Mafalda del 1927), "Il caso Grossrubatcher" (la cronaca fatta da Cesare Battisti nel 1900 dell'esecuzione di un doppio omicida), "L'oro di Mori" (un medico di Mori che nel 1944 salvò una famiglia ebrea), "La solidarietà tradita" (l'aiuto del Trentino ai terremotati di Calabria del 1905), "Lo strano caso di Evelyn von Pless" (il misterioso caso di una principessa polacca incarcerata a Trento nel 1948 e condannata ingiustamente).

Molti i teatri in cui sono state rappresentate, fra i quali il MART e la Filarmonica di Rovereto, il MUSE di Trento e l'Euregio di Bolzano.

Parte di quelle indagini sono ora disponibili anche in podcast su diverse piattaforme sia regionali che nazionali, (es.  https://www.radiodolomiti.com/il-suono-delle-pagine-3/)

 

Recentemente si è dedicato pure alla documentaristica storica producendo due inchieste sulla Seconda Guerra Mondiale, “Come uccelli d’argento” e “Occhi di guerra”, in collaborazione con il regista Federico Maraner. Dal suo ultimo libro "Oltre l'oblio" è stato tratto nel 2023 il film omonimo per la regia di Martin Alan Tranquillini. 

Nel 2024 è stato insignito del premio “Totem per il giornalismo d’inchiesta".

E' attualmente Vice Presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige- Südtirol. 

 

Pubblicazioni: “Eroe plebeo”, Edizioni Stella, Rovereto, 2003; “Missione compiuta”, Edizioni Osiride, Rovereto, 2009; “Antiche strade”, Edizioni Osiride, Rovereto, 2011, “Diario familiare”, Curcu Genovese, 2019, “Trentino da raccontare”, Curcu Genovese, 2020, "Alla ricerca del sole", Curcu Genovese/Athesia, 2021; "E se la ruina fosse quella di Calliano?" su "I Quaderni della ricerca", Loescher Editore, 2022; "96 anni di storia. La mia", Curcu Genovese/Athesia, 2022; "Oltre l'oblio", Curcu Genovese/Athesia, 2023.

 

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