Maurizio
Panizza
"Eroe plebeo"

Eroe
plebeo
Sinossi
Don Giovanni Battista Panizza fu un grande protagonista del suo tempo. Lo fu in ogni ambito in cui operò. In quello della Chiesa, facendo sua l’impostazione sociale-cattolica suggerita dalla “Rerum Novarum”, l’enciclica promulgata nel 1891 da papa Leone XIII; lo fu in campo politico negli anni successivi al 1907 in veste di deputato al Parlamento di Vienna e alla Dieta di Innsbruck, abbracciando la tesi dell’autonomia del Sud Tirolo italiano (Trentino) all’interno dell’Impero d’Austria; infine lo fu pure come instancabile promotore sociale e come maestro della cooperazione trentina, sapendo raccogliere, fra il 1898 e il 1919, l’eredità di don Lorenzo Guetti e le novità introdotte da questo movimento “rivoluzionario” nato come reazione di massa, come difesa popolare e risposta concreta alla miseria, all’emigrazione e alla penetrazione lacerante dell’economia di mercato.
Gli anni della fine del secolo diciannovesimo e dell’inizio del ventesimo, durante i quali visse Giovanni Battista Panizza, furono ricchi di avvenimenti politici e sociali così grandi e profondi da aver caratterizzato tutta la recente storia del Trentino. Sono gli anni della nascita e dello sviluppo del movimento cooperativo e della formazione delle principali correnti partitiche (laiche e cattoliche) che caratterizzeranno la vita politica per quasi un secolo, fino ai giorni nostri.
L’analisi di questo tempo di “stato nascente”, che emerge in questo libro, mostra l’energia e la passione delle origini, ma anche le divisioni e le lotte che si svolsero, senza esclusione di colpi, pur nello stesso entusiasmo di voler modificare e migliorare il mondo, a partire dalle classi più umili. Anche i contrasti all’interno del movimento cooperativo non vanno letti solo con gli occhi dell’ideologia, che per fortuna oggi sono meno scuri di un tempo, ma tenendo conto dei contesti economici e delle condizioni sociali che influenzarono grandemente le scelte in un senso o nell’altro.
Oggi i nuovi e più avanzati esponenti del pensiero economico sostengono che il vero sviluppo competitivo e durevole può avvenire solo nel rispetto dei principi etici e di responsabilità sociale delle imprese e dei territori. Don Giovanni Battista Panizza fu uno dei più importanti antesignani dello sviluppo sostenibile che oggi è tornato d’attualità in un mondo globalizzato che mostra ogni giorno i limiti della sua fragilità e delle sue ingiustizie. Rileggere questa storia attraverso le pagine di “Eroe plebeo” e farla leggere alle giovani generazioni, significa dunque trasmettere un patrimonio morale che può servirci molto per orientarci verso il futuro.